1717 - Pianta topografica di fondi situati nel territorio di Montesarchio. Il volumetto raccoglie 12 piante acquerellate e l’elenco dei suffeudatari. Il feudo di Montesarchio fu concesso dall’imperatore Carlo V ad Alfonso III d’Avalos nel 1528 a seguito della ribellione di Vincenzo Carafa.
[Madrid], El Pardo, 16 febbraio 1762 - Il re di Spagna Carlo III di Borbone conferisce a Diego II d’Avalos d’Aquino d’Aragona, marchese del Vasto e di Pescara, ed a tutti i suoi successori legittimi, il titolo di Grande di Spagna di prima classe. Il documento è custodito in una borsa di velluto ricamato e con coperta del medesimo materiale, si apre con lo stemma a piena pagina della famiglia d’Avalos. Le partizioni del documento sono scandite da capilettera miniati.
Collare dell’Ordine del Toson d’Oro.
Napoli, 22 luglio 1598 - Cesare d’Avalos d’Aquino d’Aragona, Gran Cancelliere del Regno di Napoli, visti gli esiti delle prove sostenute, conferisce a Gian Luigi Saggi da Napoli, studente dell’Università di Napoli, il dottorato in utroque iure ovvero “nell’uno e nell’altro diritto”, il civile e il canonico.
[Madrid], El Pardo, 16 febbraio 1762 - Il re di Spagna Carlo III di Borbone conferisce a Diego II d’Avalos d’Aquino d’Aragona, marchese del Vasto e di Pescara, ed a tutti i suoi successori legittimi, il titolo di Grande di Spagna di prima classe. Il documento è custodito in una borsa di velluto ricamato e con coperta del medesimo materiale, si apre con lo stemma a piena pagina della famiglia d’Avalos. Le partizioni del documento sono scandite da capilettera miniati.
Seconda metà del XVIII secolo - Libro della fabrica del Palazzo grande sito nella regione di Chiaia di proprietà della Casa eccellentissima del Vasto. Il registro contiene il conto di tutti gli artigiani e operai che eseguirono i lavori di ammodernamento del palazzo di via dei Mille, sotto la direzione di Ferdinando Fuga e Pasquale De Simone. All’interno, in ordine alfabetico, sono annotati tutti i lavori eseguiti, e le spese sostenute, ad opera di stuccatori, pittori, indoratori, lavoratori di cristalli, ecc
1793/1795 - Carte appartenenti ai Vasi Etruschi. I manoscritti documentano gli scavi eseguiti dal principe di Montesarchio in diversi suoi fondi e in terreni che affittava appositamente e il ritrovamento di vasi greci, definiti comunemente etruschi, ed altri reperti. I reperti archeologici ritrovati sono descritti e disegnati dopo essere stati, in alcuni casi, ricomposti e incollati.
XIX secolo - Frontespizio del Palazzo di S. E. Il Signor Principe di Troia e Marchese del Vasto nella città di Foggia in strada mercantile. Nella documentazione relativa ai territori sono conservati computi e stime di progetti che descrivono i lavori eseguiti sui palazzi marchesali nei feudi pugliesi.
1750 - Cabreo, Inventario, e Situazione delle difese, boschi, oliveti, vignali, orti ed altri beni stabili e territori boscosi e lavorati, che si possiedono dall’Ecc.ma Duchessa di Celenza in Guglionesi, misurati e delineati da me Berardino Palmiero. I cabrei erano elenchi dei beni immobili posseduti, compilati dai tavolari, tecnici che riportavano misure, confini e caratteristiche delle proprietà. I territori abruzzesi del ducato di Celenza e del Principato di Torrebruna furono incamerati dai d’Avalos nel XVIII secolo a seguito del matrimonio di Cosima Antonia Caracciolo, vedova e senza figli, con Andrea D'Avalos.