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Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Campania
Archivio gentilizio
“Gaetani dell’Aquila d’Aragona”
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CENNO STORICO SU CASA GAETANI DELL’AQUILA D’ARAGONA
I Caetani (Gaetani), Duchi e Consoli dell’antichissima città di Gaeta, hanno avuto origine dai rami dello Stato Pontificio di Roma e di Anagni (da cui i Gaetani di Sermoneta e d’Aragona), di Napoli, di Fondi e di Pisa (da cui i Gaetani di Spagna e quelli di Sicilia). Fu verso la fine del secolo XVI che il ramo dei Sermoneta cominciò ad adottare l’iniziale latina del cognome (Castani, da Cajeta), mentre il ramo d’Aragona conservò, quasi ininterrottamente, la radice volgare (Gaetani, da Gaeta).
Questa illustre Casata ha dato i natali a due Pontefici, Gelasio II (Giovanni Caetani di Gaeta) eletto il 24 gennaio 1118 e morto il 29 gennaio 1119 e Bonofacio VIII (Benedetto Caetani di Anagni) eletto il 24 dicembre 1294 e morto l’11 ottobre 1303, oltre che a Crociati in Terra Santa, numerosi Cardinali, insigni Uomini d’Arme, Viceré di Sicilia e Dignitari di alto rango. Entrambi questi rami discendono da Giacomo II, signore di Sermoneta, che nel 1360 sposò Sveva Sanseverino, signora di Piedimonte, da cui ebbe Jacobello III, capostipite dei Sermoneta e Cristoforo I, capostipite dei d’Aragona e padre di Onorato II, cui Re Ferdinando, con privilegio del 29 ottobre 1466, concesse di aggiungere il predicato d’Aragona e di inquartarne l’Arme.
Il nipote ex filio di Onorato II, Onorato III, sposò nel 1493 Lucrezia d’Aragona, figlia di Re Ferdinando.
Al primogenito della linea primogenita dei Gaetani d’Aragona spettano i titoli di Conte di Alife dal 1149, Duca di Laurenzana dal 1606, Principe di Piedimonte dal 1715, Grande di Spagna di I classe dal 1725, Patrizio Napolitano (cfr. Libro d’Oro, vol. XXVII, a. 2005-2009, pag. 616).
Ramo Terzogenito
Il ramo terzogenito ha origine dal conte Luigi (n. 29/09/1777, m. 7/09/1856), secondogenito dell’VIII duca di Laurenzana, don Nicola (n. 1744, m. 1805).
Luigi fu Maresciallo di Campo del Regno delle Due Sicilie e Gentiluomo di corte dei Sovrani Francesco I e Ferdinando II. Dal suo matrimonio con Marianna de’Ferdinando dei marchesi di Villapiana (cfr. Tavole di Livio Gaetani d’Aragona), nacque Giacomo (n.25/07/1815, m. 27/01/1883), Colonnello degli Ussari della Guardia Reale e Gentiluomo di Ferdinando II. Questi partecipò, tra l’altro, alla battaglia del Volturno e alla difesa della piazzaforte di Gaeta (1860-1861).
Nel 1861, pur essendogli stato offerto di entrare nell’Esercito Sabaudo, preferì ritirarsi in esilio volontario in Basilicata, nel Comune di Sasso Castalda, in provincia di Potenza, nei feudi della consorte Antonietta Cimaglia. Lì fu nominato Sindaco da Re Vittorio Emanuele II, dal 1866 al 1874. Da Antonietta ebbe Luigi, Gabriele e Luisa. Luigi, che sposò Rosa Galasso, non ebbe figli; Gabriele, dal matrimonio con Matilde Giacchetti, ebbe Antonella, Giulia e Giacomo. Antonella morì all’età di tre anni; Giulia sposò il professore Salvatore Rossi da cui ebbe Camillo, Tenente degli Ascari, caduto in Africa orientale nel 1936. Giacomo, Cavaliere di S. Maurizio e Lazzaro, fu Direttore Generale delle Accademie e Biblioteche nel Ministero della Pubblica Istruzione. Dal matrimonio celebrato nel 1919 con Caterina dei Marchesi Cimaglia Gonzaga, nacque, nel 1922, l’attuale rappresentante del ramo terzogenito, il conte Gabriele, Cavaliere di Onore e Devozione del Sovrano Militare Ordine di Malta, Cavaliere di Giustizia del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, Accademico dei Georgofili, Professore Ordinario di Economia poi Professore Emerito dell’Università Federico II di Napoli. Ha rivestito inoltre le cariche di: Presidente della Camera di Commercio di Potenza(1966-1974), Consigliere Regionale di Basilicata (1970-1975), Sindaco del Comune di Sasso Castalda (1956-1965) e attualmente è Tesoriere dell’Associazione nobiliare e della Commissione Araldico-genealogica per le Province Napolitane del Corpo della Nobiltà Italiana (C.N.I. 1998). Nel 1959 ha sposato a New York Marilyn N. Yanick ed ha un unico figlio, nato nel 1971, Marco Andrea, docente della lingua inglese.
La Regia Consulta Araldica ha riconosciuto, per il ramo terzogenito, i seguenti titoli di Conte (m.), Nobile dei duchi di Laurenzana (m. f.) e Patrizio Napolitano (m.). La famiglia Gaetani gode del titolo di Conte per i secondogeniti de’ Duchi di Laurenzana.
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INTRODUZIONE ALL’INVENTARIO
L’archivio Gaetani dell’Aquila d’Aragona è costituito dal carteggio del ramo terzogenito discendente dal Maresciallo di Campo borbonico Luigi (1777-1856), della già nota famiglia dei Principi di Laurenzana.
Il carteggio è composto da documenti di famiglia, scritture relative all’attività militare del Colonnello Giacomo, corrispondenza, scritture patrimoniali, anche degli ex feudi dei Caracciolo di Brienza in Sasso Castalda e Pietrafusa, atti amministrativi relativi ad acquisti, vendite, rendite, conti sia dei fondi in Sasso Castalda che delle proprietà in Napoli, atti giudiziari etc.
Parte integrante, quindi, dell’archivio sono anche i documenti della famiglia Caracciolo di Brienza ed in particolare del duca Antonio, che sono confluiti attraverso il matrimonio di Antonietta Cimaglia, figlia di primo letto della moglie Maria Rosa Assunta Dumontier, con il conte Giacomo Gaetani (cfr. Tavole genealogiche).
L’attuale proprietario, Conte Gabriele Gaetani dell’Aquila d’Aragona, consegnò, grazie all’intervento dell’Ispettore archivistico onorario Conte Alessandro d’Aquino di Caramanico, i documenti alla Soprintendenza Archivistica per la Campania per il riordinamento dell’archivio. Attualmente ha espresso la volontà di affidarlo all’Archivio di Stato di Napoli, dove è già depositato l’archivio del ramo primogenito dei Gaetani d’Aragona Principi di Laurenzana.
Il riordinamento, eseguito da chi scrive con la collaborazione delle signore Assunta De Simone e Maria Antonietta Piccolo, è stato realizzato innanzitutto individuando le serie che, sia nel sommario che sulle camice che avvolgono i singoli documenti, sono distinguibili attraverso un numero romano apposto accanto al numero arabo indicante la busta (es. B.1/I); all’interno di ogni busta, talvolta, sono state inserite più serie, per l’esigua quantità di documenti (es. B. 1/I-VI). Talvolta, accanto al numero romano vi è una lettera maiuscola e anche una minuscola che indicano le sottosottoserie; poi un numero arabo, relativo ad ogni singolo documento (es. B. 2/VII A a nn. 1- 72).
Quando i documenti di una stessa serie, per motivi di capienza, sono stati conservati in più di una busta, la numerazione, relativa alle singole carte, prosegue nelle buste successive, come nel caso dei documenti personali appartenenti alla serie VII e introdotti nelle buste 2 – 4.
La Corrispondenza è stata ordinata, in ordine cronologico, per personaggi della famiglia Gaetani. Nella sottoserie “Lettere a e di diversi” sono state inserite, in ordine alfabetico, prima le lettere dei Caracciolo di Brienza e dei personaggi imparentati con i Gaetani, poi quelle di tutti coloro che non appartenevano alle due Famiglie.
Gli atti giuridici sono stati suddivisi in tre tipologie : Carte relative alle vertenze giudiziarie, produzioni e allegazioni. Le prime sono le documentazioni sciolte, che spesso sono state utilizzate durante le controversie; le produzioni, ovvero i fascicoli contenenti l’intera documentazione per le cause, sono state riordinate cronologicamente, privilegiando la data di inizio delle controversie; talvolta le cause sono durate anche vent’anni. Spesso i fascicoli prodotti per le controversie mancano di documenti che, probabilmente, sono stati riutilizzati in più di una causa e pertanto alcuni sono stati ritrovati tra le carte sciolte e così inventariati.[/vc_column_text][/vc_accordion_tab][vc_accordion_tab title=”Bibliografia >>”][vc_column_text]
Pubblicazioni sui Gaetani
Annuario della |
a. XI, 1889, |
Archivio di Stato |
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Candida Gonzaga |
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De Gubernatis |
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Guarino Gennaro |
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L’Araldo – |
a. XI-1893, a. XXXVI-1913, a. XXXVIII-1915, |
Molinari |
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Molinari |
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Spreti Vittorio e |
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