Giovedì 17 luglio alle ore 12.00, presso il Salone delle Feste di Palazzo Carafa, via San Biagio dei Librai 121, si terrà la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa Mischiamo le Carte per Napoli2500 e del riordino dell’Archivio storico del Comune di Napoli.
Per celebrare i 2500 anni dalla fondazione di Napoli, 13 Istituti aderenti al Miglio della Memoria, sistema culturale finalizzato alla valorizzazione del patrimonio documentario e librario custodito nel Centro Antico di Napoli, esporranno, fino al 31 dicembre 2025, documenti particolarmente significativi per la storia della Città, alcuni inediti, appartenenti al proprio patrimonio archivistico o bibliografico.
Nel corso dell’evento sarà inoltre ufficialmente presentato il complesso lavoro di trasferimento, riordino e descrizione dell’Archivio storico del Comune di Napoli (circa due chilometri lineari di documentazione, 1860-1990).
Le operazioni, progettate e coordinate dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica della Campania e supportate economicamente dalla Direzione generale Archivi del Ministero della Cultura, sono state eseguite in collaborazione con il personale archivistico del Comune di Napoli, in un clima di fattiva cooperazione tra Istituzioni finalizzata al recupero di un patrimonio cittadino da oltre 20 anni escluso dalla consultazione.
Migliaia tra documenti e piante sono stati, nel corso del 2023, trasferiti dai depositi non più idonei e agibili di San Lorenzo e Castel Nuovo alla sede di Pizzofalcone dell’Archivio di Stato di Napoli. Prima della movimentazione sono stati sottoposti a sanificazione con ozono in dispositivi a cabina, per l’abbattimento della carica microbiologica e a spolveratura manuale e meccanica. Tutti i materiali sono stati poi riordinati e descritti analiticamente in un inventario, consegnato nel novembre 2024, che sarà pubblicato dal 17 luglio sul sito web istituzionale della Soprintendenza.
Sull’intervento di recupero la Soprintendenza ha inoltre realizzato un documentario che sarà proiettato il 17 luglio e pubblicato sul sito istituzionale e canali social.