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Domenica di carta 2018
Domenica 14 ottobre 2018 l’Archivio Storico Diocesano di Napoli e la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Campania, in occasione dell’ apertura straordinaria degli Archivi e delle Biblioteche: “Domenica di carta 2018” promossa dal Ministero per i beni e le attività culturali, per valorizzare l’ingente e prestigioso patrimonio documentario e bibliografico, hanno organizzato una visita guidata dell’Archivio Storico Diocesano di Napoli.
Gli archivi ecclesiastici conservano le fonti dello sviluppo storico e religioso della collettività, tanto è vero che gli archivi diocesani nacquero con la costituzione delle comunità cristiane.
La Chiesa sentì subito l’esigenza di conservare presso di sé la documentazione prodotta e quindi le proprie memorie. In un primo tempo si annotavano solo i martiri i e gli elenchi delle chiese con le quali si era entrati in comunione.
Dalla metà del IX secolo si assiste ad una evoluzione nel governo delle diocesi: accanto al ruolo già acquisito dal vescovo, divengono importanti le funzioni che egli è chiamato ad esercitare per la delega che gli proviene da un’autorità superiore, in particolare nel campo dell’amministrazione della giustizia e della regolazione della vita quotidiana.
Dopo il Concilio di Trento, papa Pio V sancì nel 1566 che nelle diocesi si istituisse, qualora non ci fosse stato ancora, l’archivio diocesano.
Tra i fondi documentari più antichi e corposi conservati nell’archivio storico dell’Arcidiocesi di Napoli – che vanno dal tardo medioevo al XX secolo – vi sono le Visite Pastorali svolte dagli Arcivescovi e dai Vicari generali, gli atti del Sant’uffizio e gli Acta Civilia .Particolarmente consistente è anche il fondo della Mensa arcivescovile con l’amministrazione (secoli XV-XX), quello delle cause dei Santi napoletani già canonizzati,dei beati, venerabili o servi di Dio, e dei processetti prematrimoniali.Vi è poi il patrimonio archivistico confluito dalle parrocchie, dalle confraternite e associazioni. L’Archivio custodisce altresì un ricco fondo pergamenaceo che va dal secolo XIII al secolo XVIII.
L’importanza della documentazione è legata al ruolo che l’Arcidiocesi ha svolto nel tempo, sia come vertice locale della Chiesa cattolica, sia come centro di aggregazione e di conservazione di archivi.
Nel corso della visita guidata, ampliata per l’apertura di domenica 14 ottobre, si potranno ammirare alcuni documenti, tra questi si segnalano una pergamena del 1237 di papa Gregorio IX, la visita pastorale del 1542 svolta dal cardinale Francesco Carafa alla cattedrale di Napoli,l’ordine del 1799 – emanato dal Cardinale Fabrizio Ruffo – di distruggere le carte dagli archivi prodotte durante il periodo della Repubblica Napoletana, il processetto prematrimoniale del 1821 del violinista e compositore Niccolò Paganini e Maria caterina Banchieri e l’abiura del 1871 della scrittrice e giornalista Matilde Serao dalla Chiesa greca ortodossa alla chiesa cattolica. Inoltre saranno esposti una pergamena miniata datata 1454, carteggi appartenenti al fondo “Cause dei Santi” riguardanti Vincenzo Romano, Nunzio Sulprizio e Giuseppe Moscati (secoli XIX-XX),una lettera autografa di Sant’Alfonso Maria de Liguoro del 1725 e carteggi riguardanti gli Acta Civilia del 1521 e gli Acta Criminalia del 1613.
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